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Il caso “amalgama dentale”, Le Iene e i falsi allarmismi

Il caso “amalgama dentale” delle Iene

Con il servizio de “Le Iene” andato in onda il 18-12-2016 si è aperta una grande discussione in merito alla pericolosità dell’amalgama dentale.

Il nostro Studio non utilizza più da anni l’amalgama dentale come materiale da otturazione, non per la sua tossicità bensì  per le mutate esigenze estetiche della società. Difficilmente abbiamo proposto di sostituire un’adeguata otturazione in amalgama, e continueremo a non farlo, fino a che la più accreditata Opinione Scientifica dimostri il contrario. Il rischio di tossicità da mercurio è molto più elevato mangiando tonno o altri pesci grossi in generale, specialmente pesci predatori, carnivori. Non è un caso che in gravidanza si dica di consumare con molta moderazione tonno e altri pesci grossi proprio per evitare che le quantità di mercurio in essi contenuti possano raggiungere il feto e compromettere il suo sviluppo cerebrale.

Perché non proponiamo la sostituzione delle otturazioni in amalgama? 

  1. Le otturazioni in amalgama dentale con mercurio non sono tossiche allo stato solido, lo possono diventare quando, durante la rimozione, si creano dei gas contenenti mercurio che possono essere inspirati dal paziente e dal personale sanitario (Rasines Alcaraz et al., 2014). Contrariamente a quanto si possa pensare, l’amalgama viene ancor oggi proposta come materiale da otturazione nei paesi in cui per ragioni economiche non siano disponibili materiali alternativi e le nuove ricerche non sono state in grado di dimostrarne la tossicità per i pazienti (Rasines Alcaraz et al., 2014).
  2. Sono funzionali. Uno studio del 2016 (Naghipur et al., 2016) riporta che la probabilità di successo delle otturazioni in amalgama (91.5%) è maggiore di quella delle otturazioni in resina composita bianca (86%).

Tuttavia ci sono dei casi in cui la sostituzione è consigliata e deve essere effettuata correttamente utilizzando le giuste tecniche, i giusti strumenti e la necessaria attenzione alla sicurezza del paziente e del personale medico: 

Necessità odontoiatriche: otturazioni fratturate, infiltrazioni, trattamenti canalari o crepe sulla superficie dentale annessa all’otturazione in amalgama (“sindrome del dente  incrinato”).
Necessità cliniche generali: allergie o intolleranze specifiche.
Necessità estetiche: tutti i casi in cui le evidenti alterazioni cromatiche dovute alle otturazioni in amalgama creino un disagio di tipo estetico al paziente.

La resina è sicura al 100% ? 

Detto ciò, oggigiorno una prima otturazione si fa di default in resina composita bianca, che è diventato lo standard. Tuttavia, vi sono ricerche che solleverebbero il potenziale tossico anche delle resine composite bianche, dato il presunto rilascio di bisfenolo A ( BPA). Nonostante i sigillanti a base resinosa (RBDS) non contengano bisfenolo A puro come componente chimico iniziale, si ritiene che BPA compaia come materiale in tracce. 
Nonostante i livelli di biosfenolo siano così bassi da non dover creare alcun tipo di allarmismo, proprio come nel caso del mercurio delle otturazioni in amalgama, è buona cosa ricordare che evitare le carie attraverso un’adeguata prevenzione tramite una corretta igiene orale e periodiche visite da un bravo dentista resta la soluzione preferibile per mantenere sana la propria dentatura naturale! 

Invitiamo dunque tutti i nostri pazienti a non farsi condizionare da servizi allarmistici e cogliamo l’occasione per condividere con voi un articolo sull’argomento redatto dal SCENIHR “Scientific Committee on Emerging and Newly Identified Health Risks ” e condiviso da ANDI “Associazione Nazionale Dentisti Italiani

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